Ogni anno, migliaia di turisti si recano all’estero per vacanza, studio o lavoro temporaneo. Non è raro che, nel corso della loro permanenza, debbano ricorrere a cure mediche impreviste nel Paese di destinazione. Tuttavia, a fronte della prestazione sanitaria ricevuta, può accadere che il turista ometta il pagamento, volontariamente o per difficoltà logistiche, lasciando l’ente sanitario — pubblico o privato — con un credito non riscosso. In tale contesto, il recupero crediti da turisti stranieri assume un rilievo sempre maggiore per gli operatori sanitari, le assicurazioni e gli studi legali incaricati.
Le problematiche connesse alla transnazionalità del credito
Il primo ostacolo è rappresentato dalla natura transfrontaliera del credito. Una struttura sanitaria, ad esempio italiana, che abbia erogato una prestazione medica urgente a un turista proveniente da un altro Stato membro dell’Unione Europea (o da un Paese terzo), si trova a dover affrontare non solo l’ordinaria attività di recupero crediti, ma anche problematiche relative alla giurisdizione competente, alla legge applicabile e all’effettiva esigibilità del credito in un contesto internazionale.
Il ruolo della documentazione e del consenso informato
Fondamentale, in questi casi, è la corretta tenuta della documentazione. Il consenso informato, il preventivo di spesa, le eventuali fatture e le prove della prestazione erogata costituiscono elementi imprescindibili per qualsiasi azione legale successiva. Senza un quadro documentale solido, il recupero crediti rischia di naufragare già nella fase iniziale, specialmente se il debitore contesta l’esistenza o la qualità della prestazione.
Strumenti giuridici a disposizione
Nell’ambito dell’Unione Europea, il Regolamento (CE) n. 805/2004 ha introdotto il “titolo esecutivo europeo” per crediti non contestati. Questo strumento consente a un creditore di ottenere una decisione esecutiva riconoscibile e direttamente eseguibile in un altro Stato membro senza dover ricorrere alla procedura di exequatur. È particolarmente utile nel recupero crediti da turisti che non abbiano sollevato opposizione e nei casi in cui vi sia chiarezza contrattuale e prova dell’inadempimento.
Un’ulteriore possibilità è rappresentata dal procedimento europeo per controversie di modesta entità (Reg. UE 861/2007), che semplifica e accelera il recupero di importi inferiori a 5.000 euro. Tale procedura si svolge prevalentemente in forma scritta ed è accessibile anche a enti non dotati di un dipartimento legale interno.
Per i debitori residenti in Paesi extra-UE, il recupero crediti può risultare più complesso. In assenza di convenzioni bilaterali, sarà necessario agire secondo le norme di diritto internazionale privato, instaurando un’azione giudiziale nello Stato del debitore, spesso con l’assistenza di corrispondenti legali locali. In tali casi, la valutazione costi-benefici dell’azione è essenziale, poiché il recupero può rivelarsi antieconomico rispetto al valore del credito.
Il ruolo delle agenzie di recupero crediti internazionali
Sempre più spesso, le strutture sanitarie si rivolgono a società specializzate nel recupero crediti internazionali. Queste agenzie, grazie a una rete di partner esteri e conoscenze specifiche dei sistemi giuridici stranieri, riescono a migliorare i tassi di riscossione, anche mediante azioni stragiudiziali come solleciti multilingue, contatti telefonici e mediazione. Tuttavia, è necessario selezionare con attenzione il partner, verificando reputazione, trasparenza contrattuale e modalità di tariffazione.
L’importanza della prevenzione
Un’efficace strategia di recupero crediti comincia prima ancora dell’insorgenza del debito. L’adozione di sistemi di pagamento anticipato, la richiesta di deposito cauzionale, l’acquisizione dei dati del documento d’identità e delle informazioni assicurative del paziente, possono costituire deterrenti efficaci contro l’insolvenza. Alcune strutture sanitarie hanno inoltre stipulato convenzioni dirette con compagnie di assicurazione sanitaria estera, ottenendo così una garanzia preventiva di pagamento.
Conclusioni
Il recupero crediti da turisti che non hanno pagato le prestazioni mediche ricevute costituisce una sfida complessa che coniuga aspetti legali, gestionali e internazionali. La chiave per una gestione efficace risiede in una combinazione di prevenzione, tempestività e utilizzo mirato degli strumenti giuridici a disposizione. Per gli operatori del settore, investire in formazione specifica e in relazioni con partner professionali affidabili può fare la differenza tra un credito perso e uno recuperato con successo.